Chi è il Temporary CFO

Il  Chief Financial Officer è un professionista che si occupa (ed è responsabile) della gestione amministrativa delle aziende.

Tra i suoi compiti principali ci sono:

•          Il monitoraggio dei flussi economici e di quelli finanziari;

•          La redazione dei bilanci;

•          La rendicontazione periodica verso la proprietà o verso il top management;

•          La gestione di tutti gli aspetti fiscali dell’attività.

A livello di organizzazione gerarchica, il CFO risponde direttamente al CEO e riveste un ruolo centrale nell’impresa, trattandosi di una delle figure manageriali di riferimento per l’imprenditore.

Oltre alla preparazione accademica, giocano un ruolo fondamentale alcune soft skills come la visione strategica, la capacità di problem solving e le qualità di leadership.

il Temporary CFO è un professionista che svolge il ruolo di CFO “temporaneamente”.

Diversamente dal CFO, che è un dipendente fisso o comunque ha un ruolo a tempo indeterminato, l’inserimento di un Temporary CFO in una determinata organizzazione avrà quindi un inizio e una fine già predefinite all’inizio dell’incarico. 

Assumere un Chief Financial Officer in outsourcing permette all’azienda di poter contare su una figura con le competenze necessarie, a un costo non troppo impegnativo. Questo tipo di professionista, infatti, viene solitamente ingaggiato con un contratto di consulenza.

A seconda della grandezza dell’impresa e dell’esigenza del management, egli può fungere da CFO temporaneo agendo in 4 macro aree: Consulenza Strategica, Controllo di Gestione, Debt Advisory e Equity-M&A Advisory.

CONSULENZA STRATEGICA

Il Temp. CFO focalizza la sua attenzione nell’aiutare attivamente il management sulle decisioni più strategiche e – quindi – più spinose, intervenendo in quattro specifiche aree:

•          Amministrazione e Finanza;

•          Logistica;

•          Produzione e Comunicazione;

•          Formazione e gestione del personale.

Utilizzando strumenti come il Business Plan e le Analisi di fattibilità, questa figura cerca di razionalizzare al meglio la struttura aziendale sia sul piano finanziario che organico, individuando i fabbisogni aziendali reali e – se necessario – la possibilità di effettuare operazioni di finanza straordinaria.

La seconda macro area è il CONTROLLO DI GESTIONE

Il controllo di gestione è la diretta conseguenza di quanto visto nella Consulenza Strategica. Il Temp. CFO integra sia un monitoraggio che una pianificazione mediante strumenti specifici di stampo contabile, finalizzati al supporto delle decisioni del management. Sono diversi gli strumenti che il Temp. CFO può utilizzare; in breve possiamo avere:

•          Relazioni Trimestrali e Annuali: 

•          Budget: 

•          Forecast di chiusura: 

Ovviamente, tutti questi strumenti/documenti del controllo di gestione – essendo per la maggior parte delle previsioni future – hanno bisogno di continue informazioni per lavorare al meglio ed è quindi indispensabile che la Direzione e tutto il management collegato forniscano regolarmente tutti i dati necessari al Temp. CFO. e al suo Team. Questo punto è indispensabile per garantire un corretto Controllo.

La terza macro area è il DEBT ADVISORY

Questa particolare area di consulenza del Temp. CFO permette un’analisi sulla possibilità di reperire risorse finanziarie mediante debito. Prodotti come Mutui, Factoring, Fidi bancari, Sovvenzioni, Sconti bancari e Leasing consento al Temp. CFO di reperire risorse necessarie a soddisfare il fabbisogno finanziario aziendale.

La quarta macro area è il EQUITY ADVISORY E M&A ADVISORY

Il Temp. CFO funge anche da “consigliere” se è necessario adoperare risorse finanziarie in forma di equity e se è fattibile l’impiego di finanza straordinaria, nell’ottica di vendere rami aziendali (Disposal), fondersi con altre aziende (Merger) o acquisirne (Acquisition). In ultimo, il Temp. CFO ha – se necessario – l’onere di individuare possibili investitori/soggetti che possano confluire nell’attività imprenditoriali con una Joint Venture o tramite Fondi di Venture Capital.

Il Temporary CFO può essere utile anche nei periodi di transizione, tra le dimissioni di un CFO e l’arrivo di un nuovo Direttore Amministrativo.

Se il professionista ha una seniority elevata potrebbe essere contattato per affiancare una risorsa interna al fine di farla crescere, assumendo in questo caso il ruolo di mentore. Lo scopo sarà quindi quello di passare alla risorsa junior tutte le conoscenze acquisite dal CFO, in modo da portare all’organizzazione i benefici di una persona che da anni ricopre quel ruolo. In pratica il Temporary CFO andrà a insegnare “il mestiere” al junior, mettendo in campo tutta la conoscenza maturata negli anni.

Infine, una collaborazione con un CFO a tempo potrebbe risultare molto proficua nel caso l’azienda abbia bisogno di una risorsa esterna di alto profilo, ad esempio in momenti di trasformazione organizzativa come acquisizioni, fusioni o cambi di proprietà. In questo caso affiancare al personale interno figure esterne altamente competenti può essere molto utile, perché consente di mettere in campo tutte risorse e le relazioni che il CFO ha nel suo bagaglio, anche per esempio con il mondo bancario.

Se vi riconoscete  in una di queste situazioni, valuta attentamente la possibilità di fare affidamento su un Temporary CFO che sappia assicurare continuità in un ambito molto delicato come quello amministrativo-finanziario, in cui il rapporto di fiducia con la proprietà è fondamentale.

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